Senza ragione e senza scopo il tempo...

 

Senza ragione e senza scopo il tempo
ha modellato sul mio viso un altro
servendosi di me.

Senza mutarmi inaridendo umori
accumulando i segni della passione o della noia
incide.

Con lentezza da serpe avvelenata
lo sguardo ottuso rende, opachi i sensi.

Della bellezza che mi fu negata
chiedo conto
all’universo chiedo
astioso
il come ed il perché.

Senza mai dare chiedo, esigo un premio,
nella mia gretta ipocrisia
mai sazio.

Uno spazio nella mente di ciascuno esigo.
Prepotente mendìco.

Canto d'inverno. Mia ultima stagione