Il dolore...

 

Il dolore
del mio e del tuo confonderci
si spande torbido sulle nostre povere cose
che di sensi e di pensieri
e di vite costruite
di sentimenti tattili di divinibili intuizioni
certi
come in un bazar, povere cose disadattate,
si sono dimostrate.

Eppure era solo ieri
che se ne sono andate l’ansie d’amore
e pochi attimi fa
intorno ai miei ai tuoi occhi lisci
la pelle lustra e tirata madreperlata
non aveva quei segni, fitti,
cornice di pupille impaurite, smagrite.

Non vedo e non conosco.

Non capisco nemmeno più nessuno
e torno
come un tempo lungo i muri rasente
a rannicchiarmi verso la tana. Come un vecchio ratto.

Parliamoci di noi, fra noi, mi dici.
Sola rimani con me solo
accanto.

In separate stanze di noi rancore abbiamo
dolcemente ci odiamo
serenamente altrove fuggiremmo
con affetto ci stiamo
allontanando
con amicizia e stima espiantando.

Al dolore del non vederci più
alleniamo il cuore.

Prigioniero d'un Dio