Il mucchio d’erba e spini...

 

Il mucchio d’erba e spini
ad ogni infittire di vento
si rinfocola.

Abissi e micromondi la fantasia
esplora
nei riverberi
ammantellata sulla stanca immobile persona.

Stanno gli anni tutti
addosso,
venuti all’improvviso a dare il conto
mercenari usurai
ed usurati.
All’improvviso tutti
hanno compiuto il tempo.
Il serpe che poco fa è scappato
coesisteva al tuo nascere e il tuo declino
ora lo infastidisce.
Ogni minuto di stagione simile non è mai
e se anche fosse
lo stesso
specchio del tempo inalterato
le movenze delle tue variazioni
stupirebbero. Cose diverse e nuove
la morente natura tua rallentare
non potendo irride.
Impotente continuo estraneo ad ogni cosa
essendo,
un dito inoffensivo fra gli occhi e il sole
posto
attraverso la carne guardo
il sangue scorrere.
Il passato contemplo nelle rughe
e nelle tante macchie
della pelle scusandomi.
Pietà di me mi prende. Mi reclude.

Canto d'inverno. Mia ultima stagione