Aspetti, più che persone...

 

Aspetti, più che persone,
somiglianze solamente ci portiamo addosso.
Parvenze lemuri di quei non stessi
per nascosti scopi
creati
in cerca sempre di compimento
di manifestazione
non sappiamo di cosa.

Legittimiamo in grafie sgraziate e goffe
il nostro meditare,
impersonando.
Ma chi, non conosciamo.

Un habitus, un vestito della mente
fuori moda
portiamo, un desiderio, un’ansia,
un gelo insoddisfatto
ci possiede.

Vuoti aspetti vuoti senza pareti
a dar rifugio,
vuoti larghi e lontani fra di loro.
Impauriti e stanchi.
Vuoti senza valore. Da discarica.
Nemmeno vuoti a rendere.

Canto d'inverno. Mia ultima stagione