Corolle di spenti colori e di muschiati odori...

 

Corolle di spenti colori e di muschiati odori
gelate dalla fredda notte
stanno. Colpite, più che passe. Ferite.

Brume manda nell’aria ogni respiro
e rattrae i movimenti l’umido. E l’età.
E la stanchezza che da il rifare i gesti ancora.
Ancora.

Pencola il pensiero fra le realtà di domandarsi Dio
od il taglio del bosco. Entrambe da troppo rinviate.
Pericolosamente sullo stesso piano. Quasi a bestemmia.

Nella mia sordità, pentito, ascolto.
Nessun rumore attorno né presenze d’affetti.
I tonfi ossessionanti del mio cuore coprono solo in parte
la paura.

E il tempo se n’è andato. Il tempo manca.

Prigioniero d'un Dio