Meditavo sul tempo...

 

Meditavo sul tempo
come probabilmente accade a tutte
le creature e le cose.
Il mutamento è tempo, l’arrestarsi
immobili a sognare
lo distrae, ma accade pure
che un movimento rapido e improvviso
generi un sovrapporsi delle immagini
di cui non sa avvedersi.
Ed è esigente il tempo
ti guata e ti sta accanto com’edera silvana,
continuamente segna la sua strada
scolpisce le tue membra già lisce
e la mente sfarina.
Un giorno può passare lentamente
ma un anno intero è un lampo
e lo trovi alle spalle.
Più non sente la pelle il tocco fresco
d’un amore, e le voglie, quando solo le pensi
il corpo non raccoglie.
Ogni secondo è un meno.
e il sentirsi sereno una bugia.
Tutto va via, tutto sparisce e occorre
non voltarsi scendendo le tue scale.

Anche l’amore, anche avere passioni
lo fermava,
lo teneva distante, lo inchiodava lontano.
Ora fluisce a valle
come sbrigliato masso.

Andarsene così che grande pena:
nella commedia d’un attore solo
un monologo urlato fuori scena.

Canto d'inverno. Mia ultima stagione